Sabato 20 Gennaio, nell’Aula Magna di Giurisprudenza dell’Università di Foggia, si è svolta la 6^ Conversazione Etica del nutrito programma fortemente voluto dal Presidente del Club Luciano Magaldi. Alla presenza di oltre 150 giovani studenti del liceo classico Lanza, del liceo scientifico Marconi, del liceo pedagogico Poerio e dell’Istituto Pascal accompagnati dai loro docenti, si è parlato di Riforma Luterana e di Etica protestante con due illustri relatori: Francesco Capriglione, sociologo, filosofo, bibliofilo e docente di grande spessore culturale; Saverio Russo, professore ordinario di Storia moderna nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia. Ha moderato il dibattito, con la consueta padronanza ed efficacia, Filippo Santigliano, responsabile della redazione Gazzetta della Capitanata del quotidiano Gazzetta del Mezzogiorno.
Il prof Russo ha ripercorso brevemente le Tesi ideologiche di Martin Lutero che nel 1517 portarono alla rottura con la Chiesa cattolica, rivendicando la centralità delle Sacre Scritture rispetto alla gestione della Chiesa da parte del Papa e dei sacerdoti. Ha accennato alle rivolte popolari, soprattutto di contadini, scoppiate come conseguenza delle tesi luteriane che sostanzialmente mettevano in discussione il potere costituito della Chiesa poi esteso, malgrado lo stesso Lutero, anche ai Principi feudatari, ed infine al Concilio di Trento del 1545 che portò alla riaffermazione della centralità della Chiesa.
Il prof Capriglione ha essenzialmente trattato dell’Etica protestante come terreno di coltura dello spirito del capitalismo rifacendosi a Max Weber ed al suo famoso libro scritto nel 1904 dal titolo appunto “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo” sviluppando le tesi weberiane della ricerca del profitto, del valore della professione efficiente, della dedizione al guadagno. Tesi che hanno esaltato il capitalismo e l’individualismo come conseguenza intenzionale dell’etica protestante, soprattutto nella sua variante calvinista per cui “ognuno è solo davanti a Dio, senza bisogno di mediatori (i sacerdoti)”.
Il moderatore Santigliano ha poi stimolato sia i due colti relatori che la platea degli studenti su alcune riflessioni convenendo che oggi è necessario riscoprire un’Etica del dovere e dell’impegno sociale. E’ questo l’auspicio e la speranza per le Nuove Generazioni.
Paolo DI FONZO
Inizierà Martedì 5 Dicembre per concludersi a fine anno scolastico il Progetto di “Educazione alla Legalità” che il Rotary Club Foggia “U. Giordano” , presidente il dr. Luciano MAGALDI, vuole rivolgere ad oltre 150 studenti della Scuola Media “Zingarelli” di Foggia.
Il Progetto “Arrivare prima….educando”, giunto alla 3^ edizione, in continuità con altre pregevoli iniziative svolte nell’ambito della promozione rotariana “Rotary Scuola Nuove Generazioni”, è un rilevante service che il Rotary Club “U. Giordano” dedica ai giovani del proprio territorio per aiutarli a vivere in una società complessa, multiculturale e multietnica, superando il senso di smarrimento e di confusione della propria identità culturale, accentuato dalle eclatanti ingiustizie di una “Cultura” materialista e violenta.
In tale ottica, gli Studenti, singolarmente o in gruppi, saranno invitati a riflettere sul rapporto tra “LEGALITà E COMPLESSO MONDO GIOVANILE” attraverso percorsi tematici, quali “BULLISMO E CYBERBULLISMO - EDUCAZIONE ALLE DIFFERENZE ED AL RISPETTO DELLE DIVERSITA’- PREVENZIONE DEI RISCHI DEL GIOCO D’AZZARDO - SICUREZZA STRADALE ED EDUCAZIONE CIVICA- PREVENZIONE ALL’USO DI DROGA ED ALCOOL”.
Avvocati, Funzionari di Polizia, Medici, Educatori professionali, Psicologi/pedagogisti, con esperienza e competenze specifiche, condurranno gli alunni nel complesso mondo giovanile per capire il valore della legalità.
Il pensiero che ha ispirato la denominazione del progetto è stata la testimonianza di Don Tonio Dell’Olio, sacerdote da tempo impegnato nell’Associazione “Libera”.
Cappellano in un carcere di massima sicurezza, alla domanda rivolta ad un “boss” della camorra su come era diventato “capo”, questi gli aveva risposto: <ero ragazzo e giocavo per strada a pallone quando si avvicinarono alcuni individui chiedendomi di vigilare mentre effettuavano un furto in un negozio. Lo feci e alla fine mi diedero dei soldi. Compresi il facile guadagno e andai a cercarli; così, di delitto in delitto, divenni un “boss”>. Ma tu, piuttosto, replicò il camorrista: <come sei diventato prete?>. Don Tonio gli rispose: <giocavo a pallone per strada, mi si avvicinò il Parroco della Chiesa vicina e mi invitò a seguirlo nell’Oratorio per dargli una mano. Accettai e così, via via, divenni prete>. Vedi Don Tonio, concluse il boss: <il problema è a chi arriva prima!>.
Racconto illuminante per un rotariano vero, che sente fortemente l’impegno del servire. Così, <Arrivare prima…educando!> è diventato il titolo del Progetto che, ampio ed articolato, vede il coinvolgimento personale del Presidente del Club, di alcuni Soci e di Esperti esterni, che interagiranno con gli alunni, coordinati dai docenti di Discipline giuridiche ed economiche, promuovendo il dibattito dialogico ed arricchendo gli incontri con testimonianze di esperienze vissute in prima persona; coordinatore del Progetto è il socio rotariano Paolo Di Fonzo.
Al termine del percorso, anche quest’anno gli studenti esporranno le loro considerazioni attraverso opere poetiche e/o narrative; lavori grafico-pittorici e fotografici; prodotti multimediali elaborando un progetto propositivo di modello sociale ispirato al senso autentico di comunità, che possa realizzare il concetto di Legalità nell’ambito della Famiglia, della Scuola, della Società, in cui ciascuno sia protagonista efficace e consapevole dei propri diritti e doveri e non passivo fruitore di privilegi.
A conclusione sarà organizzato un Convegno con premiazione delle Opere più meritevoli.
Progetto organizzato con l'Ufficio di Consigliere di Parità della Provincia di Foggia
Lunedì 20 novembre alle ore 10 presso Sala di Palazzo Dogana è stato presentato il progetto
“I saperi x l'inclusione” promosso dal R.C Foggia “U. Giordano”, presidente il dr. Luciano Magaldi, e coorganizzato con la Consigliera di Parità, avv. Antonietta Colasanto; Partners la Caritas Diocesana e le Acli.
Dopo i saluti di ringraziamento, per la condivisione del Progetto, alla Consigliera di Parità della Provincia di Foggia, il presidente Magaldi ha illustrato i cinque valori fondanti del R.I. “servizio, amicizia, integrità, leadership, diversità e pluralismo” evidenziando che la storia della nostra civiltà è piena di uomini e donne che indipendentemente dal colore della pelle, fede religiosa, orientamento sessuale e condizioni psicofisiche, hanno dato grandissimi contributi alla crescita sociale, morale ed economica del pianeta. Ha poi aggiunto che “l’uomo teme la diversità perché lo costringe a confrontarsi, a riflettere, ad accettare senza sforzi, mentre i cosiddetti normali rassicurano. La vera diversità, da cui dobbiamo prendere le distanze, è quella di tutti coloro che non rispettano le regole della civile convivenza e che vivono di violenza, sopraffazione e intolleranza”.
Dello stesso pensiero Maria Buono, socia Rotary e responsabile del progetto, la quale ha sottolineato la filosofia che l’iniziativa sottende: partendo dal presupposto che la diversità è ricchezza, il progetto sartoria “I saperi x l'inclusione” rappresenta una sfida che il club Rotary vuole lanciare alla Città di Foggia per favorire l’integrazione attraverso la formazione di un mestiere, che sembrava ormai finito, trascurato, ma che tanta risposta ha avuto in termini di iscrizioni. La testimonianza è data dalla presenza di otto ragazze dell’Accademia di Belle Arti desiderose di integrarsi in culture e realtà diverse.
Il percorso della durata di 160 ore è rivolto per l’80% a donne extracomunitarie, regolarmente soggiornanti sul nostro territorio, e 20% italiane, al fine di facilitarne l’integrazione sociale; sarà espletato da Dicembre a Maggio, articolato in quattro moduli finalizzati all'acquisizione di competenze di base della lingua e cultura italiana, orientamento sul territorio (sanitario, lavorativo, giuridico-amministrativo) e competenze tecnico-professionali nel settore della Sartoria, per rafforzare l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità.
Le lezioni si svolgeranno presso il Conventino della Caritas, dove è stata allestita la sartoria, tenute da Esperti professionisti della materia, affiancati da un mediatore culturale e dalla responsabile rotariana del Progetto che avrà il compito di monitorare l’andamento dei moduli didattici al fine di garantirne lo svolgimento. A completamento del Corso sarà rilasciato un attestato di frequenza, mentre per fine maggio è stato preannunciato un evento, aperto alla Cittadinanza, con sfilata di abiti vintage rielaborati e nuovi modelli creati dalle allieve per far conoscere l'attività svolta e aumentare, nello stesso tempo, l'autostima personale.
La Consigliera di Parità, affermando che ormai siamo una società multietnica, ha auspicato che le donne extracomunitarie possano costruirsi una vita migliore inserendosi a pieno titolo nel tessuto sociale ed economico del Paese e contribuendo, da veri cittadini-utenti che pagano le tasse, al miglioramento dei servizi.
Interessante la dichiarazione di una ragazza che, grazie all’Ass.ne Baobab, è venuta a conoscenza dell’iniziativa e ne ha colto l’opportunità poiché il Corso di Sartoria le permetterà non solo di avere uno sbocco professionale ma di dare spazio alla propria creatività.
Apprezzamenti e un sentito ringraziamento al Rotary club Foggia “U. Giordano” sono stati espressi dal Direttore della Caritas Diocesana, don Rocco Scotellaro, il quale ha evidenziato lo stato di bisogno di tante donne extracomunitarie ma soprattutto la voglia di riscatto da una condizione di emarginazione e sfruttamento. Non a caso, al Corso è stato dato accesso a quattro donne sottratte alla prostituzione e in regime di recupero.
Anche Rita Amatore delle ACLI, che metteranno a disposizione i Servizi del Patronato (sportello immigrati) e seguiranno l'orientamento territoriale, ha ringraziato il Rotary per la pregevole iniziativa umanitaria che rappresenta una boccata di ossigeno per tante donne.
L’augurio condiviso è stato che dalle corsiste possa nascere qualche gruppo interetnico promotore di nuove proposte sartoriali-stilistiche e avviarsi, in un prossimo step, all’imprenditorialità. Sicuramente questa iniziativa rappresenta un’occasione di rinascita per tante donne!