La femmina è meravigliosa
Vita impaziente di Andrea Pazienza
di Tony di Corcia
Mercoledì 12 marzo, presso l’Hotel Cicolella, si è svolta un’interessante conviviale con la presentazione del libro “La femmina è meravigliosa.Vita impaziente di Andrea Pazienza” dello scrittore e giornalista Tony di Corcia.
A presentare l’autore la socia rotariana Maria Buono che, dopo aver illustrato le pregevoli pubblicazioni su personaggi della Moda e della Poesia, ha sottolineato le peculiarità del percorso letterario dell’Autore, basato sulla ricerca biografica di personaggi speciali, amati dal pubblico, di cui delinea al meglio tratti e personalità dando vita a vite umane uniche. L’opera ultima vuole essere un omaggio, a 30 anni dalla morte, ad Andrea Pazienza, uno dei più celebri fumettisti italiani, abile disegnatore e pittore, a cui è dedicato il Palazzetto dell’Arte di Foggia.
Entrato nella leggenda come colui che, in pochi anni, con le sue intuizioni linguistiche, i suoi personaggi, le sue storie, ha rivoluzionato la cultura degli anni 70, precursore dell’estetica moderna e della graphic novel, PAZ è ancora oggi oggetto di prestigiosi riconoscimenti, Mostre, Libri e Tesi di laurea. Tra i personaggi, famosissimi Pentothal, Zanardi, fino al più sofferto e autobiografico Pompeo. L’Opera vuole rendere giustizia al genio e alla persona dell’artista, sulla cui morte a soli 32 anni, per overdose, sono state espresse le concetture più assurde, fino ad interpretazioni psicoanalitiche. Originale la struttura narrativa poiché a parlare sono le Donne, che hanno “costellato e vissuto” l’esistenza dell’Artista. Dalle tante testimonianze viene fuori un ritratto sfaccettato e controverso ma Tony di Corcia, da eccellente narratore, con arguzia e delicatezza, quasi in punta di piedi, entra nel vissuto del protagonista, descrivendo il contesto storico e ambientale, le contestazioni studentesche a Bologna, le inquietudini giovanili, ma soprattutto le bellezze del Gargano, rendendo la narrazione piacevole e interessante. Numerose le domande utili ad appofondire il personaggio. La socia Maria Buono ha concluso con una sua riflessione personale evidenziando i molti elementi che accomunano i due artisti, quali l’estro, la sensibilità, la cultura, il senso filosofico della vita, la riservatezza e l’inquietudine.
Paolo Di Fonzo